Con la pubblicazione sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, è ufficialmente in vigore il decreto sulle comunità energetiche. Si attendono ora le regole operative per l’accesso agli incentivi, che dovrebbero essere approvate entro fine febbraio. Seguirà infine, entro 45 giorni dall’approvazione di queste regole, l’apertura della piattaforma del GSE per l’invio delle richieste di accesso agli strumenti.
«Comunità energetiche e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese», ha dichiarato il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin. «Oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici».
Il decreto è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia prodotta e condivisa, e un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili. Quest’ultimo è rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5.000 abitanti che supporterà lo sviluppo di 2 GW complessivi.
Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti. La potenza finanziabile complessiva è pari a 5 GW, con un limite temporale a fine 2027. Complessivamente, sono stanziati incentivi per 5,7 miliardi di euro.
Richiedi una collaborazione
MENU